Torno a casa dopo il mio amato corso di gruppo…oggi è la festa dei nonni…come potrei non pensare ai miei…penso alla mia seconda mamma, nonna Piera…penso ai suoi sacrifici di una vita, sempre per il bene della famiglia…penso a mio nonno Lino e a tutto il tempo che ha passato con me in piazza, mentre mi guardava giocare con gli amici e cadere…e farmi male.
Alla volta in cui non si osava chiamare al telefono mio Papà per dirgli che ero caduta e mi ero fatta proprio male.
Così, dopo avermi portata a casa da mia nonna Piera, che mi curava le ferite dicendo che non era niente, partiva a passo svelto, lui che andava sempre a passo lento, per avvisare mio Papà.
Penso agli spaventi che gli facevo prendere ogni volta, alla responsabilità che sentiva, alle colpe che si prendeva.
Penso a mio nonno Bruno, che non era davvero mio nonno, ma che per me lo è sempre stato.
Penso a quando veniva a farmi giocare a carte mentre ero malata e per causa mia fece gli orecchioni a 70 anni…penso a mia nonna Vittorina, sempre precisa, con le sue crostate che erano la fine del mondo e di cui mai avrebbe svelato la ricetta…penso a quanto non l’ho capita e forse ora, sapendo qualcosa in più del suo passato, riesco a pensare a quanto in realtà sia stata forte, per i tempi in cui era. Penso a mio Padre…al nonno che avrebbe potuto essere…penso a mia Madre, che è una nonna magnifica e senza la quale, non avrei potuto crescere così sereno mio figlio, con 2 genitori che lavorano a ritmi intensi.
Mi auguro di diventare un domani nonna e di riuscire ad essere almeno la metà brava di quanto lo è mia mamma.
Auguri a tutti i nonni! Auguri a quelli di mio figlio: Pina e Piero.